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A 30 MN DA MARINA SVEVA SORGONO LE PERLE DELL’ADRIATICO!

da | Apr 6, 2019 | Eventi

A sole 30 miglia dal Porto turistico Marina Sveva sorge un eden in miniatura circondato dall’azzurro del mare, sono le Isole Tremiti definite le Perle dell’Adriatico . Tre isole – San Nicola, San Domino e Capraia – e alcuni suggestivi scogli – formano la Riserva Marina, una meraviglia per gli appassionati di natura e immersioni subacquee, che rimarranno estasiati da questi fondali. Grotte, anfratti, pareti di gorgonie e relitti di un passato lontano, quando queste rotte erano solcate dai traffici mercantili, è quanto di meglio si possa offrire a chi predilige il mare sotto il livello dell’acqua. L’isola di San Domino è la più grande e le sue coste frastagliate sono ricche di grotte. Sono splendide quelle delle Viole, del Sole e del Bue Marino. Un’immersione riservata ai più esperti, a causa delle grandi profondità che si possono raggiungere e delle forti correnti, è quella di Punta Secca nell’isolotto di Capraia. Oltre alle immersioni, le isole offrono anche una terra ferma ricca di percorsi lungo i quali ammirare l’intensità e la varietà della natura di questi luoghi. In epoca romana le isole erano conosciute con il nome DIOMEDEE, dal mitico eroe greco Diomede che secondo la leggenda, nel suo peregrinare nel mare Adriatico, si fermò nella Daunia dove fondò diversi centri, ma la sua vita ebbe fine nell’arcipelago dove fu anche sepolto. I suoi compagni furono trasformati da Venere in uccelli: le Diomedee appunto, il loro canto che si sente in particolare nelle ore notturne, altro non è che il lamento dei compagni di Diomede che piangono la perdita del loro eroe. Il loro nome Tremiti, fu attribuito successivamente dai Romani volendole indicare come tre monti che spuntano dalle acque del mare all’orizzonte. Alcuni ritrovamenti sull’isola di San Domino testimoniano la presenza dell’uomo Neolitico ed altre testimonianze dell’età del Bronzo sono state rinvenute sull’Isola di San Nicola. In quest’ultima sono presenti resti dell’età classico-ellenistica ed anche una domus romanae. All’inizio dell’anno mille i Monaci Cassinesi avevano fondato un centro religioso. Nel Medioevo notevole importanza acquistò l’Abbazzia fondata nel 1010 dai Benedettini Cassinesi sull’isola di San Nicola; La Chiesa di Santa Maria ed i resti della fortezza rappresentano uno dei gioielli architettonici più belli d’Italia. L’abbazia fu soppressa nel 1780 da Ferdinando II che vi sostituì una colonia penale. Il fascismo la utilizzò come luogo di confino per i dissidenti del regime. Oggi l’isola è abitata da circa 300 residenti per tutto l’anno, mentre d’estate diventa un centro frequentatissimo.  Delle Isole Tremiti solo due sono abitate, l’Isola di San Domino e l’Isola di San Nicola, e sulla prima si concentrano la maggior parte delle strutture di accoglienza turistica, i residence, i villaggi turistici, gli hotel e le pensioni. L’isola è decisamente amata anche dai velisti e dai navigatori, che vi approdano durante tutta la stagione estiva, sebbene le isole non siano provviste di una vera e propria struttura portuale ma semplicemente di alcune banchine cui attraccare. Alle Isole Tremiti non ci sono spiagge, se non in un paio di località: Cala delle Arene sull’isola di San Domino caratterizzata da una lingua di sabbia con accanto una suggestiva grotta dallo stesso nome lunga circa 10 metri, e Cala Pietra di Fucile, così chiamata per la singolare conformazione dei ciottoli che la compongono, tondi a tal punto che un tempo venivano usati proprio come proiettili per i cannoni. Il fatto che non ci siano spiagge però non è certo scoraggiante, almeno per chi ama il mare, perchè le decine di calette che si possono raggiungere lungo il litorale, Cala dello Spido, Cala Matano, Cala degli Inglesi, Cala Tonda per ricordare solo quelle più conosciute, difficilmente faranno rimpiangere la spiaggia. Un mare limpido così lo si può ammirare solo raramente, e lo si può verificare già dalla cima delle scogliere, prima di scendere nelle insenature a filo dell’acqua. E’ infatti possibile scorgere il fondo del mare già dall’alto, e per parecchi metri sott’acqua.

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