News

Le caratteristiche della cucina molisana

da | Set 22, 2017 | Ricette

[vc_row][vc_column][vc_column_text]

Montagne e colline verdeggianti, abbondanza di acque, un piccolo ma accogliente tratto di costa. E ancora, tratturi – i grandi sentieri naturali utilizzati per la transumanza –, uliveti e campi di cereali.

A completare questo ritratto del Molise, mancano i piccoli borghi antichi per le cui strade si sentono profumi invitanti. E proprio dagli uliveti e dai campi di cereali, arrivano nelle cucine molisane due prodotti preziosi per la gastronomia locale: l’olio extravergine di oliva e il farro. Di quest’ultimo ci si serve per fare pane, pasta, zuppe e dolci.

La carne di maiale, oltre che per la produzione di salumi, è utilizzata per il sugo. Con la carne di ovino si prepara un piatto legato al mondo dei pastori, tipico del paesino di Capracotta: la pezzata, un bollito di pecora insaporito da odori e verdure. Altra specialità è lo gnummareddo, involtino di interiora avvolto nel budello.

La pasta fatta in casa è un elemento centrale della cucina molisana: le tipologie più diffuse sono i cavatelli e i fusilli, questi ultimi preparati uno per volta lavorando piccoli pezzi di impasto intorno a un ferretto detto fuso. La costa, di poco più di 30 km, offre anch’essa piatti tipici, tra cui spiccano i succulenti brodetti di pesce.

I prodotti tipici del Molise

Partiamo dai due protagonisti della tradizione gastronomica molisana, che sono l’olio extravergine di oliva DOP Molise e il farro dicocco Molise, un cereale antico e prezioso.

E i formaggi del Molise? Tre sono le località, in provincia di Isernia, note per la produzione di caciocavallo: Agnone, Frosolone e Vastogirardi. A Bojano, invece, in provincia di Campobasso, la regina dei latticini è la mozzarella. La soppressata del Molise e la ventricina di Montenero di Bisaccia, invece, sono le due star della norcineria molisana.

Da provare: lo scattone

Piatto povero della cucina molisana, lo scattone più che una ricetta è un’usanza di antica tradizione popolare. Dopo faticose giornate di lavoro nei campi, nell’attesa che la cene venisse servita, durante la cottura della pasta, generalmente sagnette o crioli, si usava versare in una tazza dell’acqua di cottura della pasta, con un piccolo assaggio di pasta, nel quale si aggiungeva qualche goccia di vino rosso e a piacere zucchero, pepe, peperoncino sbriciolato oppure olio piccante. Chiamiamolo antipasto, aperitivo o scaldastomaco, lo scattone è una preparazione ricorrente nella gastronomia molisana ancora oggi, tanto che ogni anno nel mese di agosto si celebra a Torella del Sannio in provincia di Campobasso una sagra dove si lo si può degustare in tutte le sue varianti unitamente ad altre specialità e prodotti tipici molisani.

Ricetta per 4 persone:

100 grammi di pasta tra sagnette o crioli

vino rosso tintilia o biferno.

Preparazione:

Cuoci la pasta in acqua appena salata, quando sarà cotta spegni il fuoco, preleva la pasta con una schiumarola, dividila in 4 ciotole, versa dell’acqua di cottura e qualche cucchiaio di vino rosso corposo e a piacere un pizzico di pepe o di peperoncino. Servi lo scattone dopo averlo fatto riposare un paio di minuti.

Fonte: http://www.ricettegourmet.com/piatti-tipici-italiani/piatti-tipici-molise/

Cerchi ispirazione per le tue ricette?

[/vc_column_text][vc_btn title=”Scopri di più ” shape=”square” color=”primary” size=”lg” align=”center” link=”url:http%3A%2F%2Fmarinasveva.com%2Fcategory%2Fservizi%2Fterritorio%2Fricette%2F||target:%20_blank”][/vc_column][/vc_row]