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Il carteggio nautico, cos’è e come si usa

da | Nov 3, 2017 | Tecnico

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Il carteggio è un termine nautico che indica l’uso di carte nautiche (su supporto cartaceo) raffiguranti la zona di mare che si intende solcare, esso permette di individuare la rotta ideale e di risolvere i vari problemi inerenti alla navigazione.

Dati come punti fissi il luogo di partenza e quello di arrivo (corrispondenti ad una retta = rotta ideale) il carteggio è quell’insieme di calcoli e scelte che portano ad individuare e programmare le deviazioni obbligatorie.

Il navigante dovrà attenersi alla rotta così calcolata, discostandosi dalla rotta ideale, per evitare eventuali ostacoli fissi o correggere errori di rotta dovuti a forze esterne (vento e/o correnti marine)

Le operazioni fondamentali del carteggio sono:

Tracciamento del meridiano e del parallelo per il rilevamento delle coordinate geografiche del Punto Nave.

Misura dell’angolo tra il meridiano geografico ed il segmento rotta che indica l’angolo di rotta seguito dal natante.

Eventuali angoli di rilevamento di punti cospicui, che servono, mediante triangolazione, ad accertare il punto nave.

Rilevamento dell’angolo di prora, che determina, se diverso dall’angolo di rotta, la correzione che il navigante dovrà tenere per contrastare l’azione di forze esterne (vento e/o correnti marine).

Gli strumenti necessari per effettuare il carteggio sono:

carta nautica (aggiornata)

bussola di bordo

compasso

goniometro

squadre e riga millimetrate

matita morbida e gomma

bussola da rilevamento

Oggi il carteggio classico è stato quasi completamente sostituito dalla cartografia digitale supportata dalle funzioni GP.

Fonte: www.wikipedia.org

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