Il Museo nazionale del paleolitico di Isernia si inserisce all’interno di un progetto di parco archeologico che si sviluppa attorno al giacimento di Isernia La Pineta
che, data la sua importanza e la sua antichità, è considerato uno dei principali siti archeologici preistorici per la comprensione dei modi di vita e delle dinamiche di popolamento nell’area del Mediterraneo nel corso della Preistoria. Tra i 700.000 e i 500.000 anni fa la piana di Isernia fu frequentata a più riprese da gruppi di antenati dell’uomo moderno. I resti delle attività di caccia e sfruttamento delle risorse animali hanno formato il sito archeologico di Isernia La Pineta: questo è il cuore pulsante del Museo nazionale del Paleolitico meta obbligata per chi vuol scoprire, in un moderno museo, le tappe dell’evoluzione umana attraverso comportamenti e tecnologie preistoriche.
Resti di bisonti, rinoceronti e elefanti associati a strumenti in calcare e schegge in selce sono stati abbandonati dai gruppi umani che hanno frequentato l’area di Isernia circa 600.000 anni fa. La fedele ricostruzione di una porzione della superficie archeologica all’interno di una delle sale espositive del museo, vetrine con i reperti più significativi, pannelli didattici e un divertente schermo interattivo permettono anche al pubblico non esperto di leggere con facilità la porzione della superficie archeologica di Isernia La Pineta. Nel corso degli anni le ricerche sul territorio hanno permesso di individuare nuovi siti archeologici a testimonianza di un’intensa frequentazione di gruppi umani che va dal Paleolitico inferiore fino all’Età del Bronzo. Supporti multimediali, la ricostruzione di una capanna paleolitica e una neolitica e la riproduzione a grandezza naturale di un esemplare di Elephas antiquus completano il percorso espositivo rendendolo ancora più coinvolgente e suggestivo.
Il Museo nasce attorno l’area archeologica di Isernia La Pineta e si articola in tre corpi di fabbrica di circa 4.000 mq uniti tra loro da un lungo corridoio esterno che accompagna il visitatore alla visita grazie anche a una serie di grandi fotografie dedicate a tutti gli aspetti della ricerca, della didattica e della valorizzazione del sito e del museo. L’area archeologica è parte integrante del complesso museale grazie ad un padiglione di circa 700 mq caratterizzato da due percorsi posti a quote differenti: quello superiore destinato alle visite, quello inferiore dedicato ai ricercatori che ancora oggi, in particolare nei mesi estivi, lavorano alle attività di scavo e studio dei materiali rinvenuti nel sito. Ampio risalto è dato ai reperti de “La Pineta” nella sala espositiva dedicata al giacimento stesso che ospita, nella sua parte centrale, una grande vetrina aperta al cui interno è stata fedelmente ricostruita, con i reperti originali opportunamente restaurati, una porzione di circa 65 mq della superficie archeologica principale.
In entrambi i livelli vetrine e pannelli completano il percorso, guidando il visitatore alla scoperta delle tecniche di scavo del sito archeologico, la documentazione, il restauro e l’asportazione dei materiali. Il percorso è reso ancor più coinvolgente dalla presenza di supporto multimediale con contenuti audio e video che spaziano dalle interviste allo scopritore alla ricostruzione visiva e selettiva dell’archeosuperficie e dei reperti che la compongono. La terza sala ospita tre sezioni e espone reperti rinvenuti sul territorio molisano che coprono un arco temporale che va dal Paleolitico inferiore al Paleolitico superiore, dal Neolitico all’Età del Bronzo. Completano l’esposizione una fedele riproduzione di esemplare di Elephas antiquus, grandi raffigurazioni pittoriche e ricostruzioni scenografiche tra cui una tipica capanna paleolitica e una dell’Età del Bronzo.
Orari di apertura: Martedì’-Domenica 8.00-19.00
Via Ramiera Vecchia, s.n.c., 86170 Isernia
Fonte: www.musei.molise.beniculturali.it